giovedì 25 ottobre 2012

Chiodo, la vita ritrovata grazie al carrellino

Non starò qui a raccontarvi tutto ciò che un carrellino per animali disabili può fare, metterò qui la storia di Chiodo, un cagnolino come tanti altri che per colpa di un'ernia al disco, ha perso momentaneamente l'uso delle zampine posteriori.
Chiodo amava immensamente le passeggiate, grazie al carrellino può di nuovo scorrazzare dove vuole in piena libertà e autonomia.
Ricordo ancora una volta che l'associazione Carrellini Disabili permette a TUTTI in TUTTA ITALIA di avere carrellini per animali disabili al solo costo del materiale usato e della spedizione.
Una luce di speranza per tutte quelle persone che pensano di dover sopprimere il proprio animale in seguito alla perdita dell'uso delle zampe, che credono che nel proprio paese non si possa avere la possibilità di reperire un carrellino, o ancora, per chi crede che i carrellini siano troppo costosi.

Che aggiungere? Vi lascio alla storia di Chiodo!

                    
                                                                           - Giulia Pellegrin -






venerdì 19 ottobre 2012

Riepilogo importante [manifestazione contro Harlan]

Dunque, ci siamo.
Domani ci sarà la manifestazione che partirà da Lesmo, contro Harlan, industria del dolore e della sofferenza.
Ricordo ancora una volta a tutti i manifestanti di urlare, usare fischietti, esporre cartelli di ogni sorta, piangere, manifestare, saltare, ripetere slogan, fare qualsiasi cosa.
Ma di NON RISPONDERE A NESSUN TIPO DI PROVOCAZIONE CI SARA' LANCIATA.
L'accoglienza che riceveremo forse non sarà delle migliori, quindi chiedo davvero di prestare attenzione nel non rispondere a nessun tipo di offesa.
L'intento di chi lavora ad Harlan, è di farci puntare il dito contro come "gli animalisti che creano casini", e noi non lo vogliamo, perchè NOI NON SIAMO COSI'.
L'altro intento è di sicuro quello di creare caos per non permetterci più di manifestare liberamente.
Ricordiamo che noi siamo nonviolenti, che amiamo gli animali e rispettiamo la vita.
Quindi viviamola al meglio, gridiamo al massimo la nostra indignazione, ma NON rispondiamo ai tentativi di chi sta facendo i miliardi sulla pelle di chi soffre.

Rispondere a determinate cose, significa alimentare ancora chi sta già facendo del male.
Non è questo il nostro intento.

Tutti pronti?
:)


                                         - Giulia Pellegrin -









martedì 16 ottobre 2012

Caccia e Macelli, la differenza è solo nelle coscienze

Vi propongo qui di seguito un articolo scritto da Mattia Da Re, un appello alla riflessione per tutti noi. Buona lettura.

Nelle ultime settimane in Veneto molto s’è parlato di caccia
, prima grazie all’iniziativa di un gruppo di agricoltori vicentini a tutela della proprietà privata invasa dai cacciatori, poi grazie alla sentenza del TAR che in un primo momento ha ripristinato il rispetto della legalità europea bocciando il calendario venatorio regionale, per poi ritirare la sospensiva, a seguito di un aggiustamento del calendario da parte della regione, fino al 30 ottobre – giorno del pronunciamento definitivo.

L’impressione che si ha ascoltando le persone per strada e leggendo i commenti in rete è che l’opinione pubblica sia largamente schierata contro la caccia, tanto che le uniche voci fuori dal coro sembrano essere quelle dei cacciatori, per il resto la condanna è unanime. La caccia viene solitamente descritta come un’attività violenta – e spesso pericolosa anche per gli umani: dal 1° settembre, tra cacciatori e persone coinvolte casualmente, sono già 9 i morti e 28 i feriti – che esalta l’uccisione di esseri viventi e i cacciatori vengono spesso etichetti come sadici che godono nel procurare la morte di animali indifesi.
Una riflessione è tuttavia necessaria se si considera che tra i detrattori della caccia ci sono – e sono molte – persone che si nutrono abitualmente di carne: è vero, i cacciatori imbracciano il fucile e uccidono senza pietà la preda, ma è forse meno crudele della caccia far nascere e crescere – in una parola “produrre” come se fossero oggetti – vitelli in quei lager che sono a tutti gli effetti gli allevamenti intensivi, per poi mandarli a morire al macello? È forse compassionevole il contadino che nel suo agriturismo accudisce per tanto tempo i maiali e poi alla fine, consacrando quello che è un giorno di festa per la cultura rurale, li sventra in un tripudio di sangue e orrore? Insomma, se cacciatori, piccoli macellai rurali e macellatori “industriali”, essendo tutti a contatto con la morte possono essere messi sullo stesso piano, una disparità c’è sicuramente tra consumatori di animali uccisi, macellati e venduti da altri e chi, come il cacciatore, uccide e mangia la sua preda.
Pochi umani carnivori riuscirebbero a guardare in faccia la morte, ad ascoltare le urla strazianti degli animali morenti e poi banchettare con bistecche e salsicce. Solitamente la carne che si consuma non deve assomigliare nemmeno lontanamente all’animale da cui proviene, spesso viene acquistata a fette o confezionata e magari sull’involucro sono disegnati rassicuranti e sorridenti animali in stile cartoon.
Il consumatore tende insomma a rimuovere dalla sua mente la cruda realtà della morte che si nasconde dietro al cibo che abitualmente divora
– la ferma condanna della caccia rientra in questo meccanismo inconscio, chi acquista la carne bella e pronta prende le distanze dal cacciatore, “mostro insensibile che uccide l’animale”. Non ci sono dubbi sul fatto che gli animali non umani soffrano proprio come noi e proprio per questo il dolore e la morte necessari a mantenere l’inutile se non dannosa dannosa – è provato che mangiare animali non è necessario per vivere in salute e che il consumo di carne non è ecologicamente sostenibile – abitudine alimentare vengono rimossi. Nonostante l’empatia tra bimbi e animali non umani sia fortissima, il vizio alimentare si trasmette di generazione in generazione: probabilmente i bambini non mangerebbero animali se non fossero indotti a farlo tramite un processo di normalizzazione del comportamento alimentare che passa anche attraverso l’occultamento della violenza che si nasconde dietro ad ogni pasto a base di carne. Non è un caso se i bambini vengono portati a “vedere le caprette” ma non vengono mai portati a visitare un macello, diverso è invece per i prodotti di origine vegetale: l’uscita didattica prima tra vigneti e oliveti e poi in cantine e frantoi è praticamente una tappa obbligata di ogni percorso formativo.

La rimozione è un meccanismo inconscio, ma chiunque abbia almeno una volta sorriso guardando un animale non può non assumersi la responsabilità di fermarsi a riflettere almeno un minuto su quanto sia ipocrita fare finta di non sapere che tutta la carne che arriva sulle tavole – e non solo quella dei “crudeli cacciatori” – non è certo cresciuta sugli alberi e non può che essere frutto di morte.

                    -Mattia Da Re, Tesoriere Radicali Verona-


sabato 13 ottobre 2012

ATTENZIONE: cambio di ritrovo per il 20 ottobre!!


MODIFICATO RITROVO DEL CORTEO DI SABATO 20 OTTOBRE 2012:

Si parte da Lesmo (
MB), nel piazzale delle scuole su via XXV Aprile.
Concentramento Ore 14.30 - Partenza Corteo ore 15.30

Non si parte più da Correzzana ma dal paese limitrofo, per avere un percorso più visibile e arrivare davanti all'allevamento Harlan.

Ci vediamo sabato prossimo a Lesmo!

                                    - Giulia Pellegrin -


giovedì 11 ottobre 2012

Vergogna a Mirano: rubate anatre, carpe e tortore dal Parco Belvedere


Mirano, la vergogna di una domenica notte: sono state rubate nel parco Belvedere un centinaio di anatre  e con loro anche una ventina di colombe e tortore e decine di carpe, pescate abusivamente dal Muson. Di sicuro le anatre non sono migrate per l’inverno: selvatiche infatti non lo erano più da tempo, da quando avevano imparato che lì in quel parco (almeno fino a domenica), l'uomo non era un pericolo. Ce ne erano circa 120-140 esemplari, a seconda dei periodi, ora ne sono rimaste una trentina. Sparite una ventina tra colombe e tortore che erano cresciute in cattività nella voliera di villa Belvedere. Sparito anche un numero indefinito di carpe che nuotavano nel Muson, sotto il ponte che collega i parchi di villa Belvedere e villa XXV Aprile, protetti dal divieto di pesca.
Una razzia in piena regola che lascia interdetti per come è stata condotta e la quantità di animali spariti nel nulla, senza che nessuno se ne sia accorto.
La mattina seguente il parco ha attirato particolarmente l'attenzione perchè appariva deserto e inspiegabilmente silenzioso. Niente starnazzi di anatre, nessuna carpa a pelo d'acqua (animali non indifferenti, visto che arrivano a pesare fino a 10kg), nessun batter d'ali.
La tristezza più grande resta ai bambini che nutrivano pesci e anatre col pane, che avevano dato un nome alle anatre e che erano riusciti ad accarezzarle, imparando che animale e uomo non sono poi così diversi.
Per ora non ci sono colpevoli, ma sospetti ce ne sono molti. Alcuni residenti della zona chiamano in causa un gruppo di stranieri che domenica pomeriggio erano stati sorpresi a pescare nel fiume, nonostante i divieti, addirittura con le reti.
Resta un mistero: nessuno sa che fine abbiano fatto gli animali, probabilmente prelevati vivi mentre erano appollaiati a dormire sulle rive del Muson.

Commenta Trudi Brandle del gruppo VegAnzi: "La cosa terribile, se ci pensiamo bene è che gli animali, di qualunque specie (compresa quella umana) non hanno pace da nessuna parte, neanche nelle oasi o nei Parchi nazionali (noi ovviamente abbiamo altri sistemi di confinamento). Ci diamo un gran daffare a volerli salvare e ciò ovviamente è meritevole, ma non abbiamo capito che i primi da salvare
dal male più grande siamo proprio noi umani.: dal nostro egoismo e dalla nostra avidità. L'unico grande investimento della specie umana dovrebbe basarsi proprio nella cultura del rispetto e della conoscenza verso chiunque."

E come potremmo darle torto?
Solo una parola: vergogna.

                        
                                              - Giulia Pellegrin -




mercoledì 10 ottobre 2012

Cuori uniti contro RBM e la vivisezione

Segnalo una manifestazione molto importante, contro RBM e la vivisezione, che avrà luogo sabato 24 novembre 2012 a Colleretto Giacosa (TO), le indicazioni stradali si trovano come ultimo punto nell'evento qui sotto riportato.
Per qualsiasi info inerente all'evento, potete chiamare il numero 333 1548806 (Federica).
Ecco l'evento:


http://www.facebook.com/events/398276146910533/

L'RBM è una società per azioni che esegue studi tossicologici per farmaci o altri prodotti chimici, nonché studi di sviluppo clinico e pre-clinico di nuovi farmaci. Quest'industria si trova nel Bio-Industry Park di Colleretto Giacosa (vicino ad Ivrea, in provincia di Torino).

Secondo il sito web della stessa RBM, e come risulta anche dalle pubblicazioni sotto riportate, gli studi tossicologici vengono compiuti su roditori (topi, ratti, porcellini d'india, conigli, gerbilli, criceti), cani e scimmie.


Gli studi di cui l'RBM si occupa sono: tossicologia generale e riproduttiva, servizi relativi alla sicurezza dei prodotti chimici, bioanalisi e farmacocinetica, farmacologia generale, servizi per la sicurezza delle biotecnologie, studi di validazione virale convenzionale e non, servizi di prima valutazione della sicurezza, sviluppo di prodotti veterinari.


L'azionista di maggioranza è la casa farmaceutica Serono, gruppo multinazionale con sedi in 45 paesi e prodotti commercializzati in oltre 100 nazioni, con sede centrale a Ginevra. L'attività di ricerca viene effettuata in 9 laboratori, uno dei quali è appunto l'RBM.



Che dire di più? CUORI UNITI.

martedì 9 ottobre 2012

Ringraziamenti

Nel frattempo le visite al blog sono salite a 442.
Abbiate pietà del mio raffreddore e della mia faccia, voglio solo ringraziarvi! :)






lunedì 8 ottobre 2012

No agli animali esotici nei condomini. Perchè?

Le nuove norme sui regolamenti condominiali approvate all'unanimità dal Parlamento hanno fatto indignare diverse associazioni animaliste. Il testo dice che si possono tenere animali domestici come il cane e gatto (ma anche il bue e l'asino), ma vieta quelli esotici (come pesci tropicali, canarini, criceti e porcellini d'india).

Indubbiamente i più contenti del nuovo regolamento condominiale appena approvato dalla Camera saranno i 6 milioni di famiglie italiane che possiede animali domestici più comuni,  7 milioni di cani e 7,4 milioni di gatti (dati Assalzoo 2011). Il ddl 4041 porta ad un importante adeguamento del codice civile in materia di condominio, già per il fatto che non veniva mai modificato dal 1942. Uno dei più significativi e già discussi provvedimenti è quello che stabilisce che “le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. Si avrà quindi una maggiore libertà nel poter avere in casa i nostri amici a quattro zampe. Ma c'è chi guarda alla norma con perplessità. Proprio la dicitura “domestici” ha fatto andare su tutte le furie i veterinari della Sivae, la società italiana per animali esotici federata, e l’Anmvi, l’associazione nazionale dei medici veterinari: la “terminologia è impropria e ridicola perché rende vietabile il criceto ed ammissibile la capra”, dicono le associazioni, come riporta il Fatto Quotidiano. Il problema è che l’articolo di legge distingue nettamente tra gli animali domestici (dagli intoccabili cani e gatti al bue, l'asino e la capra) e quelli esotici: dai criceti ai pappagallini passando per porcellini d’India e pesci tropicali. Per questo motivo Sivae e Anmvi chiedono a gran voce al Governo di intervenire per rivedere queste norme, magari chiedendo prima il parere di esperti animalisti e di veterinari.

Che aggiungere quindi? Un passo avanti e due indietro.                                                 - Giulia Pellegrin -


                                                               

sabato 6 ottobre 2012

Comunicato Importante

Tutti pronti per la manifestazione del 20 ottobre contro Harlan a Correzzana.
Ma ATTENZIONE: l'accoglienza che riceveremo non sarà pacifica come quella di Udine.
Molti di coloro che lavorano all'interno di Harlan, ce l'hanno a morte con noi.
Si prega quindi di NON rispondere a nessuna provocazione, anche la più forte.
Ricordiamo che dev'essere una manifestazione NONVIOLENTA.
Quindi, qualsiasi cosa venga detta, a qualsiasi offesa noi NON RISPONDIAMO.
Il loro probabile intento è farci scoppiare così da avere meno possibilità di manifestare in futuro, ma noi vogliamo il bene dei nostri fratelli animali e delle provocazioni non ci interessa.
Manteniamo tutti la calma allora, così da far vedere chi tra noi e loro è il più forte.

                         
                                   - Giulia Pellegrin -


venerdì 5 ottobre 2012

Vittoria degli animalisti in Veneto


Un'altra importante vittoria quella degli animalisti nel Veneto.
Il ricorso era stato presentato da Lega Antivivisezione Lav, Wwf, Lipu, Lega Abolizione Caccia (Lac) e Legambiente, rappresentate dall’avvocato Valentina Stefutti, che contestava la caccia a una ventina di specie di uccelli, tra i quali: l’allodola, la marzaiola e la quaglia, nonchè a molte specie in periodo prenuziale e nel periodo in cui i piccoli sono ancora dipendenti dai genitori.
«Si tratta di una vittoria inaspettata e strepitosa nei confronti dell’ingordigia dei cacciatori, una vittoria che mette in ginocchio l’intera stagione venatoria veneta e condanna l’intera Giunta Zaia che ha approvato il calendario» afferma il parlamentare Idv Andrea Zanoni, che continua: «Mi auguro che la Giunta Zaia si arrenda di fronte all’evidenza dell’illegittimità del calendario venatorio che hanno scritto a occhi chiusi sotto dettatura della lobby dei cacciatori».
«Già domani presenteremo l'istanza con cui chiediamo la revoca della sospensiva accordata oggi dal Tar rispetto al calendario venatorio 2012-2013, contro il quale avevano ricorso alcune associazioni ambientaliste».
Oggi stesso saranno resi pubblici i dettagli della sospensione del calendario veneto per il quale la Regione potrà eventualmente far valere le sue regioni solo tra un mese, ovvero nella Camera di Consiglio del 30 ottobre.

Una vittoria inaspettata quanto importante che mette fine -almeno per alcune specie- a uno scempio che già da tempo si sta cercando di combattere. Un passo avanti per una cività che cammina nel futuro, e che lo vuole a tutti i costi di pace, armonia e uguaglianza.

                           
                                       - Giulia Pellegrin -



giovedì 4 ottobre 2012

Obiezione di coscienza per gli studenti universitari contro la sperimentazione animale

Argomento importante quanto scottante quello dell'obiezione di coscienza per gli studenti universitari che si oppongono alla sperimentazione animale.
A volte, un po' perchè non se ne è a conoscenza, un po' perchè non si vuole far conoscere l'argomento, gli studenti ignorano la possibilità di poter fare obiezione di coscienza nel campo della sperimentazione animale.
E si ritrovano, fatto realmente accaduto, a cambiare facoltà o corso di studi, messi di fronte a un: "O fai l'esame con la sperimentazione, o non passi il corso."
Esiste una strada compatibile con l’attuale ordinamento giuridico che porterebbe quasi sicuramente all’estinzione della vivisezione anche senza una sua abolizione formale. Questa strada è stata tracciata quattordici anni fa, ma non è mai stata percorsa fino in fondo.
Il suo fondamento è una legge che permette agli studenti, ai ricercatori, ai tecnici di laboratorio pubblico o privato, di rifiutarsi di praticare o collaborare ad esperimenti di vivisezione. La legge prevede esplicitamente che chi si avvale di questa esenzione non possa «subire conseguenze sfavorevoli».

Mettiamo qui di seguito il link sulla legge 413 del 12 ottobre 1993.
La Legge sull'obiezione di coscienza alla vivisezione pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale n.244 del 16/10/1993)
http://www-db.deis.unibo.it/~fgrandi/L413.html

Tutti gli studentli studenti possono scaricarla ed usarla.
Mettiamo anche il rapporto sull’ostruzionismo dell’università italiana alla legge sull'obiezione di coscienza alla vivisezione:
http://www.hansruesch.net/articoli/ObiezioneCoscienza.html


La legge sull’obiezione di coscienza alla vivisezione è un passo molto importante verso l’abolizione della vivisezione, in quanto fornisce uno strumento di emancipazione essenziale per ricercatori, tecnici ecc., e ancor più per la creazione di una nuova generazione di ricercatori che negli anni formativi non siano scesi a compromessi né con la scienza né con l’etica. I vivisezionisti se ne sono resi conto subito, ed è per questo che l’hanno boicottata, senza esitare a commettere continuativamente, per anni e anni, un grave reato.

Valorizzare la legge 413/1993 secondo le linee spiegate sopra è una forma di lotta antivivisezionista legale ed efficace.

                                                                - Giulia Pellegrin -




mercoledì 3 ottobre 2012

Corteo contro Harlan e la vivisezione, 20-10-'12



Il 20 ottobre 2012, si svolgerà a Correzzana (MB) il Corteo contro Harlan e la vivisezione organizzato dal Coordinamento Fermare Green Hill, e Freccia 45.
Il ritrovo è alle ore 14,30 davanti al Comune in via De Gasperi 7, con partenza del corteo alle ore 15.30.

Per chi non ne fosse a conoscenza, Harlan (con sede principale a Minneapolis, Usa), è una delle più importanti multinazionali implicate nella vivisezione. Harlan è stata fondata nel 1931 e da allora si è allargata con decine di sedi in 4 continenti in cui vengono allevati conigli, ratti, topi, gerbilli, criceti, cani, macachi e in cui si offrono prestazioni di ricerca per conto terzi. Harlan è allo stesso tempo allevamenti e laboratori di vivisezione.

Per chi avesse dei problemi a raggiungere il corteo con mezzi propri, sono stati organizzati dei pullman da almeno 8 diverse regioni italiane.
Ve li segnalo con tanto di mail/numeri di cellulare per poter chiedere informazioni utili/poter prenotare il posto:

-MILANO (partenza stazione centrale, per chi arriva in treno)
Mail: novivisezione@freccia45.org
Partirà alle ore 13 dalla Stazione Centrale Hotel Gallia ang. Fabio Filzi
Prezzo del biglietto 12 euro andata e ritorno

-BOLOGNA-MODENA:
Evento Fb: http://www.facebook.com/events/342043572552978/
Mail: bologna20ottobre@gmail.com
Tel: 335-5203696 (Paolo)


-
PESARO-RIMINI-FORLI’:
Evento Fb: http://www.facebook.com/events/400296376703333/
Mail: rimini20ottobre@gmail.com
Tel: 335-5203696 (Paolo)


-
TORINO:
Mail: sulfinia1953@yahoo.it
Evento Fb: https://www.facebook.com/events/191386974327534/
-ROMA:
mail: noharlanroma@gmail.com
Evento Fb: http://www.facebook.com/events/273746896058165/


-LA SPEZIA:
Evento Fb: https://www.facebook.com/events/440682099309237/
Tel: 349-7320142 (Melina)

-LIVORNO/PISA/VIAREGGIO/MASSA:
Evento Fb: https://www.facebook.com/events/419685801421218/
Mail: riccardo.sinopoli@fastwebnet.it


-AREZZO-FIRENZE:
Evento Fb: http://www.facebook.com/events/525468414134514/
Mail: gat.pullmandellaliberazione@hotmail.it

-FRIULI E VENETO:
Evento Fb: https://www.facebook.com/events/362420760504096/


-
NAPOLI: (con eventuali soste a Roma-Firenze):
https://www.facebook.com/events/190823244385506/


La precente manifestazione contro Harlan svoltasi a Udine il 29 settembre 2012, è stata un enorme successo.
Completamente pacifista e nonviolenta, con la grande partecipazione di più di mille persone.
Solo se restiamo uniti e siamo numerosi, possiamo cambiare le cose.
Forza allora!


                             - Giulia Pellegrin -
                        


Benvenuti!

Questo blog nasce dal bisogno irrefrenabile di non restare seduta a guardare il mondo che cambia, ma cambiarlo a mia volta in prima persona.
Questa è una raccolta di qualsiasi informazione, dalla più banale alla più importante, sul mondo della salvaguardia animale.
Di tutto quello che concerne: manifestazioni (compresi programmi, orari, bus in partenza, ecc), petizioni, articoli e informazione varia sull'antivivisezionismo, sul veganismo/vegetarianismo e sul Cruelty Free.
Questo è un blog dinamico, dove le segnalazioni vengono fatte -oltre che da me- anche dai lettori stessi, che possono tranquillamente contattarmi qui:


Facebook

Oppure via mail, qui:

giulia_pellegrin@libero.it



Che dite, procediamo?


                           - Giulia Pellegrin -

"La mia seconda possibilità"

Translate!